Riprese: Serena Gargani, Guia Del Favero
Montaggio: Serena Gargani
Da Fattori a Previati:
una raccolta ritrovata
Riccardo Molo, collezionista darte tra Svizzera e Italia
INAUGURAZIONE : 5 marzo 2010, ore 17
Riemerge, dopo essere rimasta celata per ben setta...
[+] Riprese: Serena Gargani, Guia Del Favero
Montaggio: Serena Gargani
Da Fattori a Previati:
una raccolta ritrovata
Riccardo Molo, collezionista darte tra Svizzera e Italia
INAUGURAZIONE : 5 marzo 2010, ore 17
Riemerge, dopo essere rimasta celata per ben settantacinque anni, la spettacolare collezione darte di Riccardo Molo (1883 - 1934), uomo daffari di origine ticinese, attivo tra Ticino, Berlino, Río de la Plata, in Argentina, e soprattutto in Italia. E principalmente di arte italiana dellOttocento è la grande raccolta che Riccardo Molo riuscì a mettere insieme: Previati, Mosè Bianchi, Segantini, Delleani, Cabianca, Pasini, Fattori, Dalbono e molti altri, in un progetto, tipico di quegli anni, di raccolta dei vertici di ogni singola scuola regionale.
Dopo aver effettuato alcune esperienze lavorative allestero, Molo si trasferì in Italia, soggiornando per un certo periodo, negli anni compresi tra le due guerre mondiali, a Genova e a Milano (pur continuando a frequentare il Ticino): fu, presumibilmente, in queste circostanze che egli iniziò a interessarsi di arti figurative e in particolare del secondo Ottocento italiano sulla scia del forte successo di critica e di mercato.
Molo, esponente di quel pubblico sempre meno selettivo ed elitario che si avvicinava alla conoscenza della pittura dellOttocento, effettuò numerosi acquisti darte proprio a Milano, presso le Gallerie Pesaro e Geri.
Secondo linflusso culturale del tempo, limprenditore ticinese scelse di conferire alla propria raccolta una fisionomia nazionale, ripartita attraverso lo schema storiografico e critico delle scuole regionalistiche.
Con attento equilibrio cercò pertanto di assicurarsi dipinti di artisti lombardi (Mosè Bianchi, Pietro Bouvier, Gaetano Previati, Giovanni Segantini), piemontesi (Lorenzo Delleani), veneti (Vincenzo Cabianca, Antonio Fragiacomo, Marius Pictor), emiliani (Giovanni Muzzioli, Alberto Pasini), toscani (Tito Conti, Giovanni Fattori, Ruggero Panerai), napoletani (Edoardo Dalbono) estendendosi anche alla Francia, sia pur limitatamente al settore della grafica.
Approfittando dellimmissione sul mercato di un ingente numero di opere di Gaetano Previati, seguita alla morte di Alberto Grubicy e alla liquidazione della sua celebre galleria darte, Molo acquistò anche alcune importanti opere del maestro divisionista, tra cui una versione preliminare della celeberrima Maternità (1891).
Il collezionista stabilì inoltre una sorta di rapporto mecenatistico con Guido Gonzato, giovane pittore originario di Verona trasferitosi nel Canton Ticino: ne acquistò infatti un nucleo scelto di tele e, forse su sua indicazione, aggiunse alla raccolta una grande tela dimpronta novecentista di Pier Angelo Stefani, noto caposcuola vicentino.
Dopo la scomparsa di Riccardo Molo, avvenuta nel 1934, i dipinti appartenenti alla collezione non sono più stati oggetto di studio e di conoscenza pubblica fino a oggi.
Oltre ai quattro dipinti di Previati, tra le opere più importanti spiccano Donna con calice di Mosè Bianchi, La lezione di recitazione di Cabianca, la coppia di Teste di Delleani, La diligenza a Sesto di Fattori, Allabbeveratoio di Fragiacomo, La casa di Satana a Venezia di Marius Pictor, Porta di un bazar del Cairo di Pasini.
Si tratta di opere fin qui considerate disperse, quando non sconosciute del tutto, che contribuiscono a completare il catalogo dei rispettivi artisti e ad approfondire la conoscenza della pittura dellOttocento e le vicende del suo collezionismo tra il Ticino e lItalia.
La rassegna presenta una selezione di circa cinquanta dipinti e sculture appartenenti alla collezione, scelti con lintento di offrire una campionatura esemplare della fisionomia della raccolta e del gusto di Riccardo Molo sullo sfondo del fenomeno generale del collezionismo del tempo.
La presenza di un piccolo nucleo di dipinti di Previati è stata inoltre rafforzata accostandone altri, di provenienza diversa, in grado di ampliare lo spettro della conoscenza dellartista, come nel caso di Maternità, di cui si intende, come in un dossier, ricostruire liter esecutivo attraverso la versione della Galleria dArte Moderna di Milano e la tela finale della Banca Popolare di Novara.
Anche a Gonzato è stato riservato maggiore spazio, giustificato dallaffondo monografico già attuato da Riccardo Molo nella costituzione della raccolta.
Un nucleo selezionato di dipinti della raccolta Molo verrà depositato, al termine delle due esposizioni, presso la Pinacoteca Züst, che accrescerà così le proprie collezioni.